
Lo Stato riconosce al lavoratore di una Pubblica Amministrazione il diritto di detrarre alcune somme dal valore lordo dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).
Il valore della detrazione è definito in base alla composizione del nucleo familiare e al reddito complessivo e incide direttamente sulla busta paga del contribuente.
Per determinare l'importo delle detrazioni spettanti è innanzitutto necessario comunicare la propria situazione reddituale e familiare al datore di lavoro.
Approfondimenti
I familiari a carico
I familiari a carico sono:
- il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e il coniuge separato o divorziato (anche a seguito di scioglimento dell'unione civile), solo se convivente o se percepisce assegni alimentari volontari, non risultanti da provvedimenti dell'autorità giudiziaria
- i figli, compresi quelli naturali riconosciuti, gli adottivi, gli affidati e affiliati
- altri familiari (genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle), a condizione che siano conviventi o che ricevano dalla persona in questione un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell'autorità giudiziaria.
Possono essere considerati fiscalmente a carico:
- i familiari che non possiedono un reddito superiore a 2.840,51 € con riferimento all'intero periodo d'imposta
- il suddetto reddito si eleva a 4.000,00 € per i figli di età non superiore a 24 anni.
Le detrazioni per figli a carico non spettano nel periodo in cui, per gli stessi, si percepisce l’Assegno Unico Universale.
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Ultimo aggiornamento: 15/07/2024 10:46.05