Il Comune di Pescara pone come obiettivo principale verso la cittadinanza il principio della progettualità compartecipata. Si impegna a ridefinire gli impegni triennali della Carta nell’ambito del nuovo Piano di Zona dei Servizi Sociali 2006-2008.
Il Comune, pone come obiettivi prioritari della Carta quelli già emersi nella definizione del Piano di Zona dei Servizi Sociali 2003-2005 e nello specifico:
- Garantire i Livelli Essenziali di Assistenza attraverso l’incremento della spesa sociale comunale;
- Promuovere azioni di sostegno alla genitorialità;
- Prevenire i rischi di emarginazione sociale derivanti dalle “nuove” forme di povertà;
- Sostenere i minori e le famiglie in difficoltà attraverso servizi di assistenza sociale, psicologica e pedagogica;
- Sviluppo di progettualità nell’ambito delle politiche giovanili che tendano a favorire la cultura del benessere e la prevenzione del disagio, attraverso la creazione di centri aggregativi per minori, e di spazi di socializzazione intergenerazionale e per le famiglie;
- Favorire l’aggregazione e la socializzazione attraverso l’apertura di centri giovanili che favoriscano l’autopromozione dei giovani, la partecipazione attiva e la possibilità di autogestire tempo e risorse.
- Incentivare la permanenza dell’anziano al proprio domicilio ed evitare lo sradicamento dal proprio contesto familiare e sociale;
- Favorire e sostenere l’autonomia della persona anziana non autosufficiente;
- Ampliare le possibilità di socializzazione per le persone autosufficienti;
- Rispondere ai bisogni complessi delle persone anziane e/o disabili attraverso azioni ed interventi ad alta integrazione socio-sanitaria;
- Promuovere misure a volte valorizzare l’anziano come risorsa e a costruire e sviluppare relazioni di fiducia tra le generazioni.
- Centrare le politiche e i servizi sulle persone disabili attraverso la definizione dei progetti individuali;
- Promuovere accordi inter-istituzionali per promuovere l’integrazione scolastica e sociosanitaria dei disabili;
- Promuovere interventi di sollievo alla famiglia al fine di mantenere il disabile il più possibile nel suo ambiente familiare;
- Rafforzare, sostenere e sviluppare l’autonomia, l’autodeterminazione e l’indipendenza delle persone disabili, in particolare dei disabili gravi, attraverso la valorizzazione delle capacità e delle abilità “altre” di cui essi sono portatori, anche utilizzando piani di apprendimento o di recupero di capacità nella gestione della vita quotidiana.
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